Pubblicato da: Emanuele Codispoti | 23 aprile 2020

La macchina del tempo

Da anni avevo messo da parte “penna e calamaio”, un po’ disgustato e stanco di seguire la ”cosa” pubblica e un po’ perchè con gli anni ho pensato che sarebbero dovuti essere i 20enni a prendere in mano la situazione, a porre l’attenzione su argomenti caldi e a fare delle critiche quando ce ne fosse stato bisogno.
E’ anche vero che in pochi anni il modo di comunicare è totalmente cambiato. E’ tutto molto più veloce, le notizie sui social vengono consumate in un istante e l’interazione con gli utenti è immediata.
Ma questo spazio e’ rimasto sempre qui, sonnecchiante e mai sopito del tutto… fino al brusco risveglio di questa mattina!
Il cellulare comincia a vibrare di buon’ora… da Roma e Milano mi chiedono se so qualcosa del caso Covid-19 all’Hospice…. CHE COSA…?
Ho pensato da subito ad una bufala, di quelle che girano in queste settimane assieme a tecnologiche catene di Sant’Antonio e sfide di ogni genere su Instagram e Facebook. Passa pochissimo tempo e arriva il video del sindaco che informa la cittadinanza dell’accaduto.
E’ ufficiale, tre casi di Coronavirus all’Hospice di Sant’Andrea!
Tra lo sconcerto e l’incredulità per l’accaduto si insinuano subito dubbi e domande.
Ma come cazzo è potuto succedere…?
Ma com’è possibile che si prenda in carico un paziente proveniente da una struttura dove c’erano stati già 10 morti e decine di infettati…? (ad oggi i decessi sono 23 se non sbaglio)
Quanti degli operatori della struttura erano a conoscenza del fatto che avevano un paziente proveniente dalla Domus Aurea di Chiaravalle…? E questo me lo chiedo perchè, se in un minuscolo paese come il nostro una notizia rimbalza per mezza Italia in due ore, figuriamoci se non si sarebbe saputo in 20 giorni che c’era un ospite proveniente da Chiaravalle! Beh, magari lo sapevano tutti tranne me…
Poi però le domande lasciano spazio alle riflessioni… amare come la cicoria!
Il fatto che il paziente in questione (pare) sia risultato negativo ai primi 4 tamponi ma positivo al 5°, quando ormai si trovava a Sant’Andrea da 20 giorni, non mi fa di certo ben sperare sugli altri 60 tamponi effettuati tra ieri e oggi e risultati negativi! Nessuno può dirci se di questi 60 magari qualcuno sarà positivo la settimana prossima o tra 14 giorni…
Certo, non c’è da fare una caccia alle streghe, ma continuare ad utilizzare le misure precauzionali fin qui adottate… e il buon senso.
Ecco, il buon senso…. il buon senso avrebbe suggerito di rifiutare qualunque paziente proveniente da Chiaravalle o da qualsiasi altro posto che avesse avuto gli stessi problemi.
Ma evidentemente nelle uova di Pasqua di buon senso non ne capita…
Sono troppo sarcastico…? No, sono incazzato!
Sono incazzato perchè non posso uscire liberamente a farmi i cazzi miei.
Sono incazzato perchè non posso vedere né amici né parenti quando e come voglio!
Sono incazzato perché dopo 42 giorni di quarantena, a due settimane ormai dall’inizio della “fase 2”, quando cominciavo a vedere la luce in fondo al tunnel, sono stato catapultato al 12 marzo!
Come in un assurdo viaggio indietro nel tempo di un mese e mezzo, mi sento come se tutto stia cominciando adesso.
Sembra l’inizio della quarantena e non la (quasi) fine…
Grazie di cuore e vaffanculo!


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